Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 14 febbraio 2013 La lista Dopo Antonio Ingrola
ex magistrato e
candidato
prernier della lista «Rivoluzione civile», Piace parlare di «biodiversità politica» a Lucia Coppola, quando si riferisce a «Rivoluzione civile»: «È necessario che si esprima un pensiero diverso sulla scena politica, non tutto può essere espresso e incluso dentro alle grandi coalizioni». Così si spiega anche la costante crescita del movimento che candida a premier Antonio Ingroia e di cui l’esponente trentina dei Verdi è capolista «virtuale» alla Camera, seconda solo allo stesso magistrato siciliano, capogruppo in tutte le regioni. Tre dei quattro partiti «che hanno fatto un passo indietro rispetto ai propri simboli e alle proprie identità a favore di una causa comune» (Italia dei valori, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e Verdi) nell’ultima tornata elettorale erano rimasti fuori dal Parlamento e adesso, secondo Coppola, i tempi sono maturi per una presenza importante. «Il nostro scopo è ridare speranza sia a noi stessi come candidati, privi di un riferimento adeguato tra centro e centrosinistra – spiega – sia alle persone che come noi faticano a identificarsi nell’esistente». Che sia il polo del centrodestra oppure il centro di Monti, che con il suo governo «ha contribuito a riabilitare l’immagine dell’Italia, ma sul piano fattuale ha reso la vita difficile a milioni di persone andando a colpire solamente le classi medio-basse». Interlocutori privilegiati restano il Pd di Bersani e Sel, ma «di eventuali alleanze si parlerà solo a bocce ferme». Così come del rapporto da ricucire con i Verdi altoatesini, confluiti nella lista di Vendola: «E stata una separazione dolorosa e incomprensibile – chiosa Coppola – noi abbiamo ritenuto valesse la pena di intraprendere una strada più coerente con le nostre idee, ma la nostra lunga storia di ideale unione politica non può essere buttata cosìH. La «Rivoluzione civile» passa da tematiche importanti, come lavoro, conoscenza, diritti sociali, legalità, ambiente: «Siamo quelli che hanno raccolto le firme per il ripristino dell’articolo 18, siamo per il lavoro buono e garantito, quello per i giovani e le donne – sottolinea ancora Coppola – va posta grande attenzione alle piccole e medie imprese, liberandole dalla burocrazia soffocante, alle attività artigianali e agricole, vanno premiate le imprese che investono in ricerca, nell’innovazione, sui giovani». Senza dimenticare che «all’articolo 11 della nostra Costituzione è scritto che “l’Italia ripudia la guerra” e quindi vogliamo il ritiro delle truppe italiane impegnate in missioni e il taglio delle spese militari». Così come quello degli investimenti per le grandi opere come la Tav, non più sostenibili, sia economicamente che dal punto di vista ambientale. E a livello locale «non solo Dellai o l’Agenda Monti sono deputati alla difesa dell’autonomia trentina, che sta a cuore anche a noi come esempio di buona pratica politica, così come la montagna, nostro grande valore aggiunto, risorsa e laboratorio anche per il territorio nazionale».
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LUCIA COPPOLA elezioni |
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